C—R—A—M
si propone ai gestori e proprietari di beni culturali come un laboratorio di restauro in grado di operare sulla conservazione di un vasto repertorio di manufatti artistici, grazie alle specifiche competenze dei professionisti interni e di collaboratori esterni: manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile, manufatti scolpiti in legno, opere in cartapesta, dipinti murali e manufatti lapidei.
Oltre agli interventi di restauro, CRAM si occupa di rilevare le problematiche ambientali, del monitoraggio delle variazioni termo-igrometriche, della schedatura conservativa e della manutenzione programmata delle opere e degli ambienti che le ospitano.


Le linee strategiche del laboratorio di restauro si concretizzano in tre azioni:
Libretto Sanitario e monitoraggio:
prevede l’acquisizione e l’elaborazione dei dati, la scheda di catalogo, la scheda di condition report e il monitoraggio delle condizioni climatiche dell’ambiente espositivo.
Manutenzione preventiva:
da intendersi come il complesso delle attività dirette a massimizzare la permanenza dei materiali dell’opera attraverso il controllo e la limitazione dei fattori di degrado.
Restauro:
grazie alle specifiche competenze dei professionisti interni e di restauratori altamente specializzati, siamo in grado di rispondere con approccio scientifico, rispettoso dell’opera e dell’operatore, al degrado dei manufatti artistici pittorici, lapidei e lignei.
Gli interventi di manutenzione e restauro dei beni sono condotti sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio dei territori di pertinenza delle opere interessate.
Tutte queste azioni mirano a promuovere, oltre alle azioni dirette sul bene, come il restauro, i fattori della durabilità dell’arte al fine di affermare il concetto di prevenzione. Quest’ultimo, infatti, non trova applicazione in gran parte delle attività di restauro italiane mentre è ampiamente riconosciuto in altri Paesi europei con la differenza tra conservazione e restauro.
Grazie all’avanzamento della ricerca scientifica in materia di beni culturali, attraverso le indagini diagnostiche si è in grado di identificare lo stato di conservazione delle opere e di indirizzare l’intervento di manutenzione e di restauro in accordo con la teoria del minimo intervento.